Aumento cubature, le scelte della Puglia

Pubblicato il 18 Settembre 2009

Aumento cubature, le scelte della Puglia

Si coniugano con la sostenibilità ambientale gli incentivi volumetrici

07/09/2009 - Recuperare le conoscenze urbanistiche del passato in funzione di un maggiore rispetto del territorio. Lo ha affermato Angela Barbanente, Assessore all’Assetto del Territorio della Regione Puglia, intervenuta al convegno “Edilizia Sostenibile, nuovi scenari normativi in Puglia” organizzato dall'Inbar, Istituto nazionale di bioarchitettura.

Aumento cubature, le scelte della Puglia

Fondamentale per questo obiettivo il Piano Paesaggistico Regionale, che propone direttive e linee guida sul regolamento edilizio attraverso la predisposizione di progetti pilota. La sostenibilità edilizia, ha precisato l’Assessore, non deve limitarsi all’efficienza energetica, ma considerare anche il consumo del territorio.
 
Fulcro per il raggiungimento della sostenibilità edilizia è la Legge Regionale 13/2008. Una norma sistemica, che recepisce quanto previsto da altri strumenti, come il Drag 2007, e cerca un approccio coerente con le risorse disponibili. La disposizione prevede incentivi con un sistema volontaristico per premiare con semplificazioni procedurali, sgravi fiscali, riduzione delle tasse e incentivi volumetrici quanti intendono effettuare interventi secondo il criterio della sostenibilità.
 
Per il raggiungimento di questo obiettivo è stata quindi funzionale l’approvazione della Legge Regionale 14/2009, che lega la sostenibilità al rilancio delle costruzioni. Gli aumenti di cubatura del 35% per la demolizione e ricostruzione degli edifici sono infatti ancorati alle disposizioni della Legge Regionale 13/2008.
 
I bonus volumetrici sono concessi a patto che si raggiunga il livello 2 di un sistema di valutazione, predisposto dalla Regione, che riprende il protocollo Itaca. Il giudizio sulla sostenibilità è effettuato secondo cinque macrocriteri, che comprendono qualità del sito, consumo di risorse e qualità energetica, carichi ambientali, qualità indoor e qualità del servizio. La scala di valutazione varia da -1 a 5. Il livello zero indica una situazione standard di sufficienza, che assicura il minimo rispetto della legge. Con il livello 2 si raggiunge invece un significativo miglioramento, per arrivare alle best practices del livello 3 e alle prestazioni di edilizia sperimentale dei livelli 4 e 5.
 
Il sistema di valutazione, ricorda l’Assessore Barbanente, è stato contestualizzato avvalendosi della collaborazione con un partenariato di associazioni. Per il futuro l’approvazione e il finanziamento degli interventi terrà conto in particolar modo di consumo idrico, climatizzazione estiva e benessere psicofisico. Perché le norme per il rilancio dell’edilizia, definite anche Piano Casa, rappresentino un modo per uscire dalla crisi innovando e migliorando.
info; http://www.edilportale.com

Scritto da Notizie immobiliari

Con tag #IL PIANO CASA

Repost0
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post