Il «Piano Casa» in Piemonte.

Pubblicato il 13 Ottobre 2009

Il «Piano Casa» in Piemonte. Quali effetti potrà avere sul nostro territorio, e come influenzerà il mercato immobiliare. Ne abbiamo parlato con Carlo Busto, delegato comunicazione Fiaip Piemonte.

di Pierpaolo Molinengo

Il “Piano Casa” in Piemonte. Quali e quanti effetti potrà avere la legge regionale 20/2009 sul nostro territorio?

Il “Piano Casa” ci viene oggi presentato con statistiche impressionanti. Da questi dati ci verrebbe da pensare che in Italia, milioni di immobili possano avvalersene e che lo stesso “muova” di conseguenza capitali per miliardi di Euro. Un'analisi più cauta e ponderata trae però conclusioni differenti.
Il comparto edilizio nel suo insieme esce da un periodo come tutti sappiamo più che negativo, oggi verso la fine. Lo dimostra un recente sondaggio che in un'analisi delle prospettive a breve termine del settore delle costruzioni, vede esprimere parere negativo solo ad un terzo degli operatori.
Pertanto se è chiaro che quando la domanda di immobili è in flessione tale provvedimento non possa risolvere molto è altrettanto chiaro che in un mercato fine, seppur cautamente indirizzato verso una futura ripresa, questo provvedimento sia certamente utile al rilancio dell'edilizia.

Quale impatto avrà sul comparto edilizio il Piano casa?

Se ragionevolmente possiamo prevedere che la legge regionale 20/2009 farà aumentare i fatturati del comparto edilizio, dobbiamo però tenere conto che sia per i limiti oggettivi, che per quelli temporali (ricordo che la scadenza del “Piano Casa” è il 31/12/2011), solo una parte degli immobili che potrebbero giovare

dell'aumento di volumetria se ne avvarrà. L'aumento di volumetria è legato al rispetto di parametri energetici, valutabili tra l'altro solo caso per caso, che porteranno sensibili aumenti dei costi di trasformazione, portando una parte dei soggetti interessati a rinunciarvi.
Ritengo pertanto che sul totale degli immobili che nella nostra regione sarebbero interessati ne usufruirà circa il 10-15% da oggi al 2011.

Quale è il vostro giudizio sul Piano Casa piemontese? Ma soprattutto quali potrà essere l'impatto sul mercato immobiliare della nostra regione?

Sul Piano Casa esprimo comunque una valutazione di segno positivo.
Non sono assolutamente d'accordo con chi profetizza addirittura un impatto negativo sul mercato immobiliare di questa legge.

Il grande risalto che i media hanno dato al “Piano Casa” porta già oggi i potenziali clienti a richiedere maggiori informazioni sui possibili aumenti di volumetria degli immobili di loro interesse.
Di fatto viene percepito un plusvalore perlomeno potenziale che potrebbe spingere un numero maggiore di acquirenti all'acquisto.
In un mercato che ha visto una diminuzione del numero delle compravendite più che la discesa delle quotazioni, il provvedimento potrà essere utile alla ripresa del mercato.
Ripresa che sia chiaro nel breve termine potrà concretizzarsi in un aumento del numero delle compravendite, ma perlomeno per il 2010 non dei prezzi.

Quale è in sintesi il suo giudizio sul Piano Casa?

Riferendomi sia al comparto edilizio che al mercato immobiliare tendo a sottolineare che oggi una clientela più esigente e preparata è alla ricerca di una maggior qualità del prodotto, qualità che va rispettata anche negli ampliamenti o nelle “sostituzioni” anch'esse oggetto del “Piano Casa”.
Sin d'ora è bene riflettere però sull'entità del rendimento energetico richiesto, spesso tale da scoraggiare gli interventi.
In chiusura esorterei il mondo imprenditoriale e quello politico a dialogare tra di loro e a pensare sin d'ora a un prolungamento temporale del “Piano Casa” unitamente a una revisione dei vincoli di rendimento energetico connessi che in molti casi possono rivelarsi un limite eccessivo

Fonte : Newspages

Scritto da Notizie immobiliari

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