Una formula semplice per evitare gli affitti in nero.
Pubblicato il 16 Marzo 2010
Una formula semplice per evitare gli affitti in nero |
A seguito delle recenti notizie sul “nero” nelle locazioni di abitazioni l’ANAMA, l’associazione degli agenti immobiliari della Confesercenti insorge a difesa dell’operato dei propri iscritti e per dare una mano alle forze dell’ordine per debellare il fenomeno. «C’è una possibilità concreta - afferma il presidente nazionale Paolo Bellini - di evitare il “nero” nelle locazione. Ed è vincolare la fruizione delle utenze alla presentazione della copia conforme del contratto di locazione registrato oltre alla denuncia “antiterrorismo” che il proprietario è obbligato a presentare in questura entro le successive 48 ore dalla stipula del contratto o dalla consegna delle chiavi». Questa la proposta dell’ANAMA che da sempre si batte per contribuire a far emerge tutta quella parte di contrattazione sommersa il più delle volte prerogativa di operatori abusivi o improvvisati. Gli associati Anama sono contrari al “nero” in ogni campo: sia nelle locazioni che nella compravendita immobiliare. Ciò è dovuto al fatto che ad Anama aderiscono le aziende che investono in pubblicità, attrezzature, forza lavoro e quindi hanno, di fatto, necessità di operare alla luce del sole per far quadrare i bilanci oltre all’equilibrio tra le entrate e le uscite. Infatti solo coloro che non spendono o che operano a livello familiare sono spinti a lavorare in nero visto che pochissime sono le spese messe in campo e quindi non hanno bisogno di far dimostrare entrate. Le imprese Anama sono da sempre anche favorevoli a far scaricare le fatture di provvigione da parte della clientela, così come avviene per i dentisti, al fine di spingere il cliente stesso a richiedere la fattura che potrà poi scaricarla in dichiarazione dei redditi. Solo con una effettiva lotta all’abusivismo nell’intermediazione immobiliare si potrà contribuire a debellare il nefasto uso ai contratti in nero ed allo sfruttamento della clientela più debole. Fonte : Newspages |