Ance - Cresme: l’analisi del mercato di Milano

Pubblicato il 7 Luglio 2009

PUNTARE SULLA QUALITÀ E LA TECNOLOGIA PER RAGGIUNGERE UN'UTENZA SEMPRE PIÙ ESIGENTE

Gli effetti della crisi economica sul mercato immobiliare, ma soprattutto l'individuazione degli strumenti e dei driver più adatti per invertire il ciclo negativo che ha investito il settore sono al centro dello studio commissionato da ANCE Lombardia al CRESME, presentato oggi in occasione dell'importante appuntamento dell'EIRE. Puntare sulla qualità e la tecnologia per raggiungere un'utenza sempre più esigente e attenta: queste, in sintesi, le priorità dei costruttori lombardi per superare il rallentamento del mercato.

Gli effetti della crisi sul mercato immobiliare
La crisi economica globale, con la sua irruenza, ha colpito il mercato immobiliare lombardo, già in difficoltà dalla seconda metà del 2007: nel 2008 il valore del mercato immobiliare della Regione, in termini di beni compravenduti, è stato di 31,4 miliardi di Euro, con un calo del 16% rispetto all'anno precedente. Una contrazione determinata soprattutto dal calo del mercato residenziale, che ha visto il valore delle compravendite scendere, nel 2008, del 17,1%; più contenuta, invece, la flessione nel non residenziale, pari al -11,6%.Tra i capoluoghi provinciali è Lodi a registrare la flessione più significativa sul residenziale (-39,1%), seguita da Como (-24,4%) e Mantova (-21,6%); resistono ancora alla crisi e continuano a crescere anche nel 2008 solo Lecco (+8,2%) e, soprattutto, Pavia (+18,4%).

A Milano le compravendite sono scese nel 2008 del 13,1% in valore, in linea con il resto del territorio provinciale (che perde il 12,8%). Se si escludono i comuni capoluogo, le compravendite di abitazioni recano il segno meno in tutte le province lombarde: guidano in negativo la classifica i comuni delle province di Mantova (-24,7%) e Lodi (-24,3%). Come prevedibile, si riscontra un ulteriore calo dei prezzi nei capoluoghi, che riguarda, però, soprattutto il mercato degli immobili usati e di quelli di fascia medio-bassa: tengono, al contrario, i valori degli immobili di pregio e, in generale, delle nuove costruzioni.

Le previsioni sulle dinamiche demografiche
A fronte della flessione del mercato immobiliare, le previsioni sulle dinamiche demografiche nell'arco dei prossimi sei anni (2009-2015) disegnano uno scenario in cui la popolazione e la domanda di abitazioni aumenteranno, a causa di importanti flussi migratori dall'estero e dalle altre regioni italiane. Se questi flussi non dovessero subire una battuta d'arresto, anche per effetto della crisi economica, si assisterà nel mercato ad una domanda annua vicina alle 42.000 unità. Si tratta di famiglie che esprimono una domanda abitativa primaria.

Scritto da Fabio

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