Piano Casa disegni di Legge e approvazioni LOMBARDIA

Pubblicato il 7 Agosto 2009

Bonus volumetrico per il «residenziale» della Lombardia
 
 
 

 

Taglia il traguardo il piano casa della Lombardia. Ieri, il Consiglio regionale ha dato il via libera al progetto di legge per rilanciare il comparto edile. Il provvedimento è passato con i voti favorevoli della maggioranza, mentre l'opposizione compatta ha votato contro.
La versione definitiva del testo – che nei giorni scorsi ha subito qualche rinvio per alcune incomprensioni all'interno della maggioranza – prevede l'autorizzazione alla variazione di destinazione d'uso per demolire e ricostruire in residenziale con un bonus volumetrico.
Il passaggio è stato fortemente voluto dall'assessore al Territorio, Davide Boni, che con un emendamento ha allargato la facoltà di demolizione e ricostruzione anche agli «edifici parzialmente residenziali e a quelli non residenziali ubicati in zone a prevalente destinazione residenziale». Le nuove costruzioni dovranno essere destinate esclusivamente a residenza e potranno avere una volumetria non superiore a quella esistente. Relativamente all'altezza, la misura non potrà essere «superiore al massimo tra il valore esistente e quello ammesso dallo strumento urbanistico, e con un rapporto di copertura maggiorato fino al 25% rispetto a quanto previsto dallo strumento stesso».

Un'altra modifica al testo – particolarmente caldeggiata dai costruttori – è quella relativa alla riqualificazione dei quartieri di edilizia residenziale pubblica. In questo caso la nuova volumetria potrà essere ceduta in tutto o in parte ad altri operatori che si impegnino a realizzare alloggi popolari.
Un'ultima modifica riguarda la facoltà di ampliamento del 20% delle palazzine fino a 1.200 metri cubi, le classiche villette a schiera.
La legge – che entrerà in vigore il 16 settembre – consente il recupero edilizio e funzionale di edifici o porzioni di edifici ultimati entro il 31 marzo 2005 (data di entrata in vigore della legge per il Governo del territorio 12/2005), se non situati in zone destinate dagli strumenti urbanistici vigenti all'agricoltura o ad attività produttive, ed entro il 13 giugno 1980 (entrata in vigore della legge 93/80) se si tratta di aree agricole.

Per tutti gli interventi sarà necessario presentare entro 18 mesi a partire dal 16 ottobre la Dichiarazione di inizio lavori (DIA) o richiedere il permesso di costruire e osservare le norme antisismiche vigenti. Gli interventi di edilizia residenziale saranno realizzabili previa acquisizione del permesso di costruire da richiedersi entro 24 mesi, sempre dal 16 ottobre 2009.
L'insieme degli investimenti potenziali è stimato attorno ai 6 miliardi; positiva anche la ricaduta sull'indotto occupazionale, valutabile in 30mila nuovi posti di lavoro, e sul profilo energetico con un risparmio annuo attorno ai 44 milioni di euro.

Scritto da Notizie immobiliari

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