MERCATO IMMOBILIARE, ANALIZZATO DA NOMISMA

Pubblicato il 3 Settembre 2009

MERCATO IMMOBILIARE, ANALIZZATO DA NOMISMA

Il "peggio" sta, probabilmente, già passando. La vera "ripresa" è attesa solo nel 2011

Il settore immobiliare vive ancora una fase economica sottotono, tanto che ci si chiede se il momento potrà rappresentare il punto di 'minimo' per poi ri-avviarsi verso una "graduale" e, inizialmente "lenta", ripresa.

Il primo semestre del 2009 ha fatto registrare ancora una generale flessione del mercato sia in termini di quantità scambiate che di controvalore realizzato.

Il "Secondo rapporto 2009" di
Nomisma affronta proprio l’analisi della congiuntura immobiliare per individuarne dinamiche e caratteristiche. Il quadro emergente è di una situazione "debole" ma non "disperata".

Tutto parte dalla constatazione che il rallentamento del settore è "imputabile" alla diminuzione della domanda che ha causato una sensibile riduzione del trend di crescita dei "valori di realizzo" fino ad una diminuzione degli stessi rispetto al "picco" registrato nel 2007.

Il dato non è così sorprendente data la "plausibile" correlazione tra
andamento economico generale e acquisto di immobili.

Scomponendo la domanda si scopre che:

- le famiglie, che con l’acquisto della
/2° casa rappresentano il 56,1% del mercato, con la riduzione/sospensione degli acquisti hanno determinato in maniera sensibile il "ridimensionamento" del mercato ma, nello stesso tempo, hanno aumentato il proprio tasso di risparmio, quale atteggiamento prudenziale nei confronti degli effetti e della durata della crisi economica, facendo dedurre che un clima economico favorevole abbinato ad una maggior stabilità occupazionale possa liberare risorse destinate al 'mattone';

- gli investitori, invece, approfittando delle "migliori condizioni" spuntabili (tempi di realizzo a 6/7 mesi e margini di trattativa che possono arrivare anche fino al 20%) hanno aumentato le compravendite a scopo finanziario del 40% rispetto al ‘fiacco’ 2008, contribuendo a contenere la discesa dei prezzi che comunque registrano perdite del -3,7% per le abitazioni nuove al -1,4% dei negozi (solo i box/garage aumentano, dell’1%).

Queste dinamiche hanno determinato una flessione rilevante del fatturato di settore che nel 2009 dovrebbe attestarsi a 110 miliardi di Euro (mentre nel 2007 ammontava a ben 154 miliardi).

Le previsioni della società di studi economici bolognese, stimano nel 2011 la ripresa dei prezzi sulla scorta di una "altrettanto" prevista ripresa economica, con tanto di
inflazione crescente - rispetto ai valori attuali - e riduzione della 'stretta creditizia' mentre stabiliscono che il punto peggiore si collochi proprio nel biennio 2008/09 e quindi in fase di superamento.
Fonte :Milano Web

Scritto da Notizie immobiliari

Con tag #informazioni ed andamenti

Repost0
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post