La casa?Me la compro in Romania

Pubblicato il 5 Settembre 2009

IL MATTONE - All'estero conviene e le agenzie toscane si buttano sul nuovo business
La casa?
Me la compro in Romania
Carlo Bartoli
Grazie al dollaro debole diventa abbordabile anche New York: per un bilocale a Manhattan possono bastare 450mila euro
Da noi è tutto fermo e anche i piccoli investitori guardano fuori: ora s'affaccia sulla scena il Brasile
 
FIRENZE. A Pontedera un gruppo di piccoli investitori ha scoperto quanto è bello metter su casa in Costa Rica, sia per passare le vacanze in un luogo esotico che per fare un buon investimento, mentre altri hanno iniziato ad acquistare immobili nella Repubblica Dominicana. A Lucca, invece, dopo il Dubai, è il momento della Romania, ed è aperto un dossier sul Brasile.
In un periodo nel quale i bot rendono lo zero virgola e il mercato immobiliare è praticamente bloccato, chi ha un gruzzolo guarda con sempre maggior interesse al mattone estero. Tecnocasa, ad esempio, ha una rete anche in Spagna, Gran Bretagna e Romania e giudica questo business «molto interessante e in evoluzione».
Ma sono molte le agenzie immobiliari che, vista la stasi del mattone nostrano, si stanno riconvertendo sull'estero. Una delle più attive è la Essegi di Lucca che per qualche anno ha seguito il mercato a Dubai e che adesso opera molto con la Romania. «Abbiamo - spiega Giuliano Satti - diversi dossier aperti. In primo luogo sul Brasile, dove stiamo esaminando la fattibilità di avviare delle operazioni sull'Isola Florentina. Il Brasile è un Paese molto apprezzato e con 100mila euro si può acquistare una bella villetta». Ma il mercato più interessante è quello rumeno. «Abbiamo dei clienti - aggiunge Satti - che si presentano con cifre contenute, attorno ai 100mila euro, sicuramente insufficienti ad investire in Italia. Con una somma del genere, è possibile acquistare un appartamento di tre camere e doppi servizi. Ci sono due tipi di clienti per questo genere di oggetti: quelli che acquistano e affittano la casa, garantendosi un buon ricavo, grazie anche alla ridotta tassazione, e chi invece fa del trading a brevissima scadenza, siglando solo il preliminare di acquisto e rivendendo il bene prima di esserne materialmente entrato in possesso. Un giochetto che può fruttare dai 10 ai 15mila euro, un rendimento che in Italia nessun investimento può garantire».
Da un anno a questa parte, le transazioni immobiliari con gli Usa hanno subito un'impennata: grazie al crollo delle quotazioni immobiliari e del dollaro basso, professionisti e piccoli imprenditori hanno avuto l'opportunità di metter su casa a Manhattan con un investimento non proibitivo. Con 450mila euro, ad esempio, si può acquistare un "one bedroom", un piccolo bilocale, nella Grande Mela. Ma le nuove mete di chi ha disponibilità sono soprattutto esotiche: come Playa Potrero, un'incantevole spiaggia sulla costa nord-occidentale del Pacifico dove si è insediata una robusta colonia italiana.
Secondo Luca Dondi, analista di Nomisma, «si tratta di un fenomeno ciclico - afferma - che si giustifica con il fatto che all'estero le quotazioni sono scese in maniera forte: a fronte di decrementi del 5/10% avvenuti in Italia, in molti Paesi europei e nel Nord America le quotazioni si sono ridotte del 30/40%».

Scritto da Notizie immobiliari

Con tag #investimenti dove e come

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V
<br /> Ed invece per i piccoli risparmiatori che hanno cifre ridotti sull'ordine dei 10.000 euro che tipo di investimenti si può fare???<br /> <br /> <br />
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