Piano Casa, la Sicilia sblocca un provvedimento unico

Pubblicato il 18 Settembre 2009

Piano Casa, la Sicilia sblocca un provvedimento unico

Due anni di tempo per ampliamenti del 20%, limite del 30% per le ricostruzioni nel rispetto della bioedilizia

08/09/2009 - Si sblocca l’iter del Piano Casa in Sicilia. Approvato dalla Giunta Regionale un unico disegno di legge, che sostituisce i due precedenti. Il provvedimento, proposto dall’Assessore ai Lavori Pubblici Nino Beninati, passa quindi all’esame della competente Commissione dell’Ars. Il ddl recepisce i contenuti dell’intesa Stato – Regioni del 31 marzo, introducendo disposizioni di carattere permanente e temporaneo.

Novità: Il nuovo testo di legge introduce il fascicolo di fabbricato per i nuovi edifici, frutto delle pressioni degli ordini professionali, e riduce del 50% i canoni di concessione edilizia per gli immobili destinati a prima abitazione. Secondo Beninati il fascicolo di fabbricato potrà essere utile alla Protezione Civile per la conoscenza delle condizioni in cui versano le costruzioni sul territorio.
 
Tra gli interventi ammessi compaiono aumento delle cubature, demolizione e ricostruzione semplice o con criteri di antisismica e bioedilizia, accorgimenti che, insieme agli interventi per il risparmio energetico, danno luogo a sconti del 20% sui canoni di concessione.
 
Gli ampliamenti vengono consentiti nel limite massimo del 20% della cubatura esistente e solo su edifici realizzati su base di regolari autorizzazioni o già sanati, entro il 31 dicembre 2008. La demolizione e ricostruzione di immobili costruiti prima del 1990 e non completamente adeguati agli attuali standard qualitativi, igienico-sanitari, architettonici, energetici, tecnologici, di sicurezza o alla normativa in materia di fasce di inedificabilità e di distacco tra edifici, da strade e confini, da invece luogo ad aumenti volumetrici del 25%. Limite che può salire al 30% se ci si impegna ad utilizzare tecniche di bioedilizia o per il risparmio energetico.
 
Divieti: Non possono essere riconosciuti aumenti di cubatura sugli immobili anche parzialmente abusivi, soggetti all'obbligo della demolizione, così come a quelli che sorgono su aree demaniali o vincolate ad uso pubblico o dichiarate inedificabili per legge, sentenza o provvedimento amministrativo. Previsti strumenti di tutela anche per gli edifici di valore monumentale e le aree ad interesse paesaggistico.
 
I Comuni entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge possono escludere particolari edifici o aree urbane dall'applicazione delle disposizioni o imporre limitazioni per motivazioni ambientali o urbanistiche.
 
Termini di legge: Entro due anni sarà possibile presentare domanda per l’aumento delle cubature sugli edifici realizzati fino al 31 dicembre 2008 o per la demolizione e ricostruzione dei fabbricati costruiti prima del 1990. Non ci saranno limiti per gli interventi antisismici.
 
Apprezzamenti da Confedilizia, che tuttavia esprime la sua contrarietà sul fascicolo di fabbricato. Un documento che rappresenterebbe una duplicazione di altri adempimenti burocratici e non contribuirebbe a migliorare la sicurezza degli edifici. Sulla materia sono già stati presentati molti ricorsi. A Roma l’associazione dei proprietari immobiliari ha anche ottenuto l’annullamento di un provvedimento analogo in quanto “irrazionale e illegittimo nella previsione della sua obbligatorietà”.
Fonte : http://www.edilportale.com

Scritto da Notizie immobiliari

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