Tornano di moda i mutui a tasso variabile

Pubblicato il 18 Novembre 2009

Tornano di moda i mutui a tasso variabile
In Italia tornano di moda i mutui a tasso variabile. Nel terzo trimestre di quest'anno il 70% delle nuove erogazioni sono ascrivibili a questa tipologia di contratto, replicando l'andamento osservato nel 2004 allorquando tale quota aveva raggiunto il 90%. A segnalare il fenomeno è stato il capo del servizio Supervisione intermediari specializzati della Banca d'Italia, Roberto Rinaldi, nel corso di un'audizione alla Camera. Che ha avvertito: «è essenziale che gli intermediari forniscano alla clientela una corretta e sostanziale precontrattuale sui rischi connessi alla stipula di contratti il cui onere finanziario può lievitare significativamente in presenza di aumenti dei tassi di interesse».
Rinaldi spiega poi «che tra il 2004 ed il 2006 l'indebitamento delle famiglie solo per i mutui è salito dal 17% al 32% del reddito disponibile: una soglia ritenuta critica per l'equilibrio del bilancio familiare. Più in generale, l'indebitamento delle famiglie a fine 2008 risulta del 57% contro il 93% nell'area dell'euro. Con la riforma delle rilevazioni trimestrali dei tassi ai fini del calcolo del tasso soglia dell'usura, in cui saranno considerati i costi 'globali' medi utilizzati, e anche in seguito alle nuove disposizioni sulla commissione di massimo scoperto, è possibile un fisiologico incremento del Taeg medio. Tuttavia i 'tassi soglia' saranno più rappresentativi delle condizioni economiche applicate alla clientela, e ciò consentirà da un lato di contrastare prassi elusive delle soglie antiusura, dall'altro di contenere l'entità dei costi accessori».
Fonte :Newspages

Scritto da Notizie immobiliari

Con tag #Il mondo dei finanziamenti

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